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Sono rappresentata da PNLA.

Alessandra Salvoldi

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Sono nata nel caldo agosto del 1991 sotto il cielo stellato di San Lorenzo dopo una lunga corsa in jeep perché non nascessi sulle montagne delle quali mi sarei innamorata, estate dopo estate.

A parlare ho imparato presto e non ho mai smesso.

Mi piace scrivere, non ho il dono della sintesi.

Sono affascinata dall’idea di poter raccontare una storia, immagine dopo immagine, tagliando la fetta di mondo che in quel momento mi attrae e costringendola a non svanire mai più.

Mi sono persa e poi ritrovata. Mi perdo spesso e spero sempre di ritrovarmi.

Amo i gatti. Ne ho due, Zero e Uno ma, comunque, non c’è giorno che passi senza che io non ne accarezzi uno per strada.

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Biografia

In concreto. Appassionata di teatro dal 1994 quando ho ricoperto il ruolo della pecora nel presepio di Don Martino, mentre mi laureavo, prima in Lettere Moderne e poi in Filologia Moderna, ho scoperto il cinema e la serialità contemporanea.

Da queste due passioni, con razionalità ho scritto, con l’aiuto della professoressa Alessandra Violi e la linea editoriale di Bel Ami Edizioni, il saggio “Anatomia di CSI. Echi culturali e letterari di un fenomeno televisivo” e con incoscienza mi sono fatta coinvolgere nella produzione di una webseries: senza budget, con una troupe composta da tre persone autodidatte, una Relflex e con un pollo di gomma capace di trasportarti indietro nel tempo che comunque è un bell’asso nella manica.

Da qui iniziano le montagne russe delle collaborazioni più strane, divertenti, devastanti, meravigliose, creative e pazzesche che mi hanno portato dalla sceneggiatura di cortometraggi, spot, fashion film, videoclip, alla produzione esecutiva di varie ed eventuali ma, soprattutto, di un documentario a “ritmo sbilenco”, alla recitazione, quella tutta sorrisi ed espressioni sorprese degli spot, le otto morti violente, un paio di mariti, qualche figlio qua e là e, infine, al rischio della regia ma solo per una storia che mi ha preso il cuore e non riuscivo a scegliere di non raccontare.

Non so fare tutto e soprattutto non so scegliere cosa non fare.

Sono caotica e disordinata quindi per fare un po’ di ordine scrivimi...

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